Associazione Fermento Sardo
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Negli ultimi 15 anni il panorama homebrewing (l'arte di farsi la birra in casa) italiano ha subito importanti cambiamenti. Fino al 1995 prodursela in casa era, per così dire,”bandito”, ma grazie all’articolo 34 del decreto legge del 26 ottobre se ne approva la produzione (destinata al consumo di parenti ed amici) liberalizzando tale pratica, gestita in precedenza come opera fatta da “Carbonari”.
Oggi si contano diverse migliaia di appassionati che con attrezzature, anche di fortuna, autocostruite e persino semiprofessionali producono birre di ogni stile, colore e sapore, anche di ottimo livello.
Il passaparola fra appassionati di birra, il tam-tam metropolitano moltiplica l’interesse del farsi una birra discreta da se anche con pochi mezzi e risorse economiche modeste. Complice di questo vero e proprio boom brassicolo è internet. In rete si trovano i siti e negozi specializzati nella vendita on-line delle materie prime che sarebbero difficili da reperire nella propria città. In rete si trovano diversi siti dedicati all’homebrewing,con forum dove si incontrano neofiti ed esperti birrai casalinghi che si scambiano opinioni e ricette. Sempre in rete si trovano le prime nozioni in materia, e ciò lo si deve doverosamente a due precursori della birrificazione casalinga: Massimo Faraggi( www.maxbeer.org) e Davide Bertinotti ( www.bertinotti.org).
É grazie a loro che su internet appaiono i primi “appunti”, le prime guide per farsi la birra da se. Preziosi consigli e nozioni che rendono ancora più avvincente questo hobby.
Sempre su internet ha importanza rilevante il sito di Hobby birra ( www.hobbybirra.it),il quale rappresenta il portale italiano dell'homebrewing. Nel sito si trovano appunti, ricette,consigli,soluzioni ai quesiti più disparati riguardo alla materia contiene inoltre utili links fra i quali quelli per alcuni software specifici per la birrificazione con metodo All Grain ed Estratto+Grani.
Nel luglio del 2000 a Piozzo (CN) si svolge il primo concorso di homebrewing ed è l’inizio di una lunga serie di manifestazioni ad esso dedicate. Nascono così anche le prime associazioni, i primi club di homebrewers e semplici appassionati di birra, che nei vari forum discutono e scambiano opinioni e preziose ricette. Dal nord Italia fino al sud, isole comprese, si contano associazioni che promuovono la cultura della birra artigianale e di qualità mediante corsi teorico pratici di homebrewing ,degustazioni ed eventi accattivanti che portano sempre più interesse sia all’interno della comunità degli stessi appassionati che, soprattutto, fra le persone incuriosite da un mondo che non vede la birra come la semplice bionda con schiuma e bollicine da abbinare doverosamente alla pizza. Altro fenomeno che ha spinto, seppur marginalmente, alcune persone all’homebrewing è lo sviluppo dei brewpub da parte, quasi sempre, proprio di ex-homebrewers che hanno deciso di fare il grande passo sposando l’hobby coltivato nei ritagli di tempo agli affari veri e propri.
Interessantissimi corsi di homebrewing nascono e si svolgono in tutto il territorio nazionale già da qualche anno,dedicati sia ai principianti, che hanno la sola pratica dei kit e che desiderano passare alla tecnica più evoluta e completa che è l’All Grain (e cioè birrificare direttamente dai grani) sia a persone più esperte che vogliono confrontarsi e migliorarsi.
La possibilità quindi di vedere nascere una birra creata con le proprie capacità, inventiva e soprattutto divertendosi è un ottimo motivo ed incentivo per coltivare quest’hobby.
Al momento si può affermare quindi che in Italia il panorama brassicolo domestico è in gran fermento!
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